Il pallone autoespandibile detto AMBU (acronimo di Auxiliary Manual Breathing Unit) è un dispositivo utilizzato per supportare l’attività respiratoria del paziente.

Questo strumento fu concepito dal Dott. Henning Ruben, anestesista, che nel 1954 cercò di sopperire alla carenza di forniture di ossigeno presenti negli Ospedali Danesi.

Se dal tempo della sua invenzione ad oggi alcuni materiali di composizione del pallone sono cambiati, la sua funzione resta sempre la stessa.

Il pallone AMBU infatti può essere utilizzato senza fonti di O2, grazie alla sua capacità strutturale e alla presenza di valvole unidirezionali, il pallone è in grado di riprendere forma dopo ogni compressione ricaricandosi automaticamente con aria non respirata.

Inoltre la presenza delle due valvole unidirezionali, permette: una l’ingresso dell’aria all’interno del pallone, l’altra di convogliare l’aria verso l’esterno, evitando il fenomeno di RE-breathing (inalazione dell’aria respirata).

L’utilizzo del pallone AMBU, rimane nell’ambiente intra ed extraopsedaliero, uno degli strumenti maggiormente utilizzati in emergenza durante le fasi di rianimazione e assistenza alla ventilazione di base o con device avanzati di gestione delle vie aeree.

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Aggiornato: 26/06/2023
Sviluppato da: ER-Academy
Documento di interesse: specifico
Relatore: Mattia Bruni

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